Pagina:Monete e medaglie degli Spinola.djvu/262

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eorum socios, ex altera tractata et conclusa fuere negotia et obbligationes de quibus constat chirografo ab utraque parte firmato mihi Notario infrascripto praesentato, cujus tenor sequitur et est talis.

Nota di quello resta stipulato per l’affitto della Zecca di Ronco con li SS. Dario Guazzo e Francesco Moretti Mercanti Veneziani e compagni:

1. Si obbligano di prender suddetta Zecca per anni cinque con pagare scuti 600 d’oro l’anno e perchè non vi sono li ordegni li faranno far loro scontando poi quello spenderanno per li suddetti ordegni negli scudi seicento d’oro stampa; li quali scudi 600 li doveranno pagare ogni sei mesi anticipatamente, intendendo però dibattute prima le spese fatte a mettere in ordine detta zecca, e sarà alli detti la cura di mantenerla all’ordine per il suo bisogno di battere per li suddetti anni cinque e riconsignarli alla fine della locazione li suddetti ordegni in istato buono di poter lavorare. Sarà a carico dell’Ill.mo Signor Marchese di far condurre e ricondurre da Ronco a Genova e da Genova a Ronco li argenti, paste, o reali, così anche le monete stampate, con che tutte le spese per ridurre stampata la moneta s’intendi a carico delli suddetti Guazzo e Moretti, come di pedaggio o altro quando ve ne volessero.

Obbligandosi suddetti di far venire fra un mese al più tardi li Maestri per mettere all’ordine la zecca, e far lavorare con ogni prestezza affine che si possa metter mano a stampare quanto prima sarà possibile intendendo che la locazione cominci fra quattro mesi prossimi e prima se prima si principierà a lavorare con condizione che la moneta resti stampata in tutto conforme al Privilegio Imperiale e non altrimenti. E l’Ill.mo Signor Neapolione Spinola suddetto si obbligherà dare a cambio marittimo pezze 10 mila sopra tanti ottavetti fabbricati nella sua zecca, che in corpo di essi vi siano le suddette pezze 10 m. d’argento fino per le Smirne di andata e ritorno a ragione di 22 per 0|0 con che debba essere caricato sopra nave ed il Capitano di essa debba dare in Genova sigurtà a soddisfazione dell’Ill.mo Signor Marchese di portare detti capitali