Pagina:Moneti - Cortona convertita, 1797.djvu/66

Da Wikisource.
32 CANTO


XLIV.


Ricordatevi omai ch’avete a andare
     A render conto a Dio d’ogni misfatto;
     Se vi dan le candele or da mangiare,
     Ne cacherete gli stoppini a un tratto:
     Padre, rispose lui, che devo fare?
     Che cosa faccio adesso, e ch’ho mai fatto?
     Siete Pastor, diss’egli, e s’io nol mostro,
     Ben sapete qual sia l’obbligo vostro.

XLV.


Cosi finito ch’ebbe di parlare
     Licenziossi da lui, ma prima chiede
     Licenza, e facoltà di predicare;
     Egli ampiamente tosto gliela diede;
     Subito egli si accinse ad operare,
     Per risarcir la mal trattata Fede:
     Al che diede principio il di seguente,
     Con far gran frutto in convertir la gente.

XLVI.


Ed io lo voglio qui lasciar, fintanto
     Che la Predica ben a mente impari,
     Per farvi poscia udir nell’altro Canto
     Ciò che disse e parlò con sensi chiari:
     Or mentre ch’io riposerommi alquanto
     Ciaschedun di voi altri si prepari
     A sentir nella Chiesa Cattedrale
     Una Predica sua tutta morale.


Fine del Canto Secondo.