Pagina:Morselli - Carlo Darwin, Milano-Torino 1882.djvu/9

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meditando a lungo sul grave problema, studiando le variazioni indotte dall’addomesticamento negli animali e nelle piante, e applicando alla intera natura vivente il principio della popolazione scoperto dal Malthus, il Darwin potè arrivare ai due concetti fondamentali della lotta per l’esistenza e della elezione naturale.

La Beagle, dopo avere esplorato quasi tutte le coste della Patagonia, le isole Falkland, le Chiloe, le Galapagos, e i più importanti arcipelaghi dell’Oceano Pacifico, toccò l’Australia, e pel Mar di Banda e l’Oceano Indiano veleggiò verso occidente, visitando l’Isola Maurizio, S. Elena, le Azorre e finalmente rimpatriando nell’ottobre del 1836. Convien credere che già durante la traversata del ritorno Carlo Darwin imprendesse ad ordinare il materiale scientifico raccolto e a trascrivere le sue note; poiché nella già citata lettera allo Zacharias egli scriveva che nell’autunno del 1836, preparando la pubblicazione del suo giornale di viaggio, avvertì il numero ingente ed il valore delle prove che militavano in favore dell’origine comune delle specie. Nullameno i suoi dubbii e quelle prove non gli parvero sufficienti per formulare dapprima alcun concetto generale, e promettendo a se medesimo di rivolgere fin d’allora i suoi studii alla soluzione dell’arduo quesito, si chiuse in completo silenzio che ei mantenne per circa venticinque anni, cioè fino al dicembre del 1859.

Le fatiche del lungo viaggio avevano profondamente alterata la salute del Darwin, e questi al suo ritorno provò il bisogno imperioso del riposo unito al desiderio di vivere tranquillamente fra gli studii suoi prediletti e fra le serene gioie domestiche. Passati tre anni a Londra, che furono spesi nell’ordinare le raccolte e nel rivedere le note di viaggio, e trascorsine altri tre in casa di un suo zio Wedgwood a Maer Hall nello Staffordshire, il Darwin nel 1842 diede un ultimo addio alla vita agitata della grande metropoli inglese, e si ritirò per sempre in una sua tranquilla ed agiata villeggiatura, presso Bromley e Farnborough, a Down-Beckenham nella contea di Kent, a poca distanza da Londra, e vi passò tutto il resto della sua operosissima e intemerata esistenza. Egli è a notare come la vita di campagna abbia nell’Inghilterra singolari attrattive, perché oltre al giovare alla salute fisica ed alla calma dell’animo col tenere lontani dalle agitazioni proprie dei grandi politici e commerciali, non è