Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/117

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l’aspetto giuridico. Ma dato pure che vi fossero personaggi pronti a sottoscrivere quel verdetto per degli ammalati, c’è la considerazione che la diversità dei morbi essendo assai grande, le nostre nozioni fisiologiche e patologiche progredendo di continuo, mutandosi anche molto i concetti circa la patogenesi delle singole malattie, ogni caso richiederebbe una Commissione idonea, di specialisti, per così dire. Resterebbe poi sempre il quesito di chi avrebbe il diritto di scelta e nomina dei Commissari. Io non escludo anzi che, accettato il principio della morte autorizzata nelle infermità dolorose, faccia parte della Commissione anche qualche donna; essa apporterebbe nell’esame del fatto la voce del sentimento e dell’esperienza, poichè nel giudicare sulla tollerabilità di dolori naturali, la donna, quando è passata attraverso le fasi della maternità, saprebbe forse esprimere un giudizio più esatto. Ad ogni modo, il verdetto dovrebbe essere enunziato con voto unanime.

Nel caso di idiotismo e di demenza paralitica, il giudizio di eliminazione non potrà essere dato senza l’intervento di una Commissione di psichiatri. È sperabile che essi vadano d’accordo nel giudicare clinicamente, tanto la condizione congenita, inemendabile dell’idiota, quanto quella acquisita e irreparabile del demente. In ambo i casi si suppone che tali infermi siano insensibili rispetto al loro miserevole stato, per cui verrebbe