Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/255

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dei caratteri acquisiti. Perciò essi applicano agli elementi antisociali il rigido concetto neo-mendeliano, secondo il quale un carattere, fissatosi nel plasma germinativo nel momento del concepimento, non va più perduto. È un principio un po’ desolante, questo, della invariabilità del germe e quindi della fatalità della trasmissione ereditaria, ma corrisponde alle più accreditate nozioni biologiche attuali.

Si citano invero delle famiglie tristamente celebri, nelle quali tutti o quasi tutti i membri hanno mostrato per parecchie generazioni di seguito una profonda deviazione dal tipo normale, fisico e psichico; e sono famosi gli esempî delle famiglie Jukes, Zero, Ham, Kallikak, recentemente illustrati da Dugdale, da Goddard, ecc. — I Jukes, discesi da un’Ada Jukes vissuta nel 1740, hanno rappresentato per centottanta anni, con circa 700 individui, la peggiore schiuma della Società: disequilibrati, vagabondi, criminali, che si sono sempre sposati fra di loro ed hanno finito per formare un vero “clan„, una subvarietà nociva propagantesi per eredità patologica (Estabrook). — Gli Zero sono in Isvizzera il degno parallelo dei Jukes Americani; la famiglia conta 310 membri, di cui 76 grandi criminali (assassini) e 181 prostitute. — Un Kallikak, tipo anomalo, ha avuto 480 discendenti, di cui 83 morti precocemente, 143 manifestamente oligofrenici, dei quali 33 tra amorali e prostitute, 24 ubbriaconi emeriti, 3 epilettici, 3 criminali. Orbene, questi 480