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alberi e fiori 193


Tutti spargesti i cardi irti e le fronde
fragili, e tutto portò via festante
la grama turba. Nudo con le monde
                                        36rame, o gigante,

stavi, e vedevi tu la vite e il melo
vestiti d’oro e porpora al riflesso
già delle nevi, e per lo scialbo cielo
                                        40nero il cipresso.


iii


Per te i tuguri sentono il tumulto
or del paiolo che inquïeto oscilla;
per te la fiamma sotto quel singulto
                                        44crepita e brilla;

tu, pio castagno, solo tu, l’assai
doni al villano che non ha che il sole;
tu solo il chicco, il buon di più, tu dài
                                        48alla sua prole;

ha da te la sua bruna vaccherella
tiepido il letto e non desìa la stoppia;
ha da te l’avo tremulo la bella
                                        52fiamma che scoppia.

Scoppia con gioia stridula la scorza
de’ rami tuoi, co’ frutti tuoi la grata
pentola brontola. Il vento fa forza
                                        56nell’impannata.