Pagina:Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu/39

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addio! 25


quello sguardo che scendeva dritto nei recessi del cuore a frugare le più nascoste sorgenti della debolezza umana!...


È facile custodire il nostro cuore sotto una corazza di bronzo, finchè le freccie nemiche sono d’acciaio e vi si spuntano.

Ma quando giunge la freccia infuocata che scioglie e disperde tutto; quando, sicuri del nostro baluardo, ci troviamo invece un dì esposti sulla breccia, quando l’ora terribile è giunta?..

Ah! va, va sciagurata — nessuna ora appartiene alla colpa — essa possiede soltanto quelle che la virtù le abbandona!

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Affranta dalla lotta terribile che combatto con me stessa, martire volontaria di un tremendo sacrificio, la mia testa si perde molte volte e tenta illudersi — ma per un grido della passione sorgono i mille gridi della coscienza e chiamano bugiarde tutte le teorie di un colpevole amore.

Non vi è grazia per la donna caduta — l’espiazione è l’unica meta della sua esistenza.