Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/137

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siva che ella sapeva trovare sempre al bisogno soggiunse:

— Rassicurati, ho voluto scherzare. Le precauzioni prese sono tali da non lasciarci il benchè menomo dubbio sulla riuscita. In quanto al così detto mondo ci dobbiamo ritenere ancor più sicuri. Quando si è ricchi non si ha mai nulla a temere da esso.

E siccome Giacomo Dena non sembrava molto agile a rientrare nel corso dei pensieri allegri, ella seppe avvicinarsegli anche più blandendolo precisamente nei punti dove lo aveva dapprima stuzzicato:

— Noi saremo ricchi. Pensa questo. Pensa il palazzo reso al decoro delle sue tradizioni, aperto alla migliore società di Ferrara. Negli antri del pian terreno dove ora si dilata la muffa nitriranno ancora i cavalli; avremo un equipaggio, buona mensa, palco in teatro. E se viaggeremo non sarà più per alloggiare in misere camere ammobigliate ma per essere ricevuti nei principali alberghi col rispetto dovuto al nostro rango.

Sotto questa abile evocazione delle gioie future la fronte di Giacomo Dona si rischiarò a poco a poco finchè si rimise in perfetto