Pagina:Neera - Crevalcore, Treves, 1907.djvu/85

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come se anche il piacere eccedesse la resistenza de’ suoi nervi quella crisi finì con un leggero svenimento.

In casa lo curavano affettuosamente ma col criterio empirico della medicina di una volta. La bàlia gli triturava bensì i gusci d’ovo nella zuppa per rinforzagli le ossa e la mamma gli somministrava certe polverine suggerite dal dottore: ma la ginnastica, ma le passeggiate, ma la cura d’aria, di sole, di moto erano affatto sconosciute agli abitanti di Crevalcore. Gli adulti uscivano una sol volta alla settimana, di buonissima ora, per andare alla messa. Meme non usufruiva neppure di quella risorsa. Dal giorno del suo battesimo non aveva ancora varcato a sei anni la soglia del palazzo, temendo tutti per lui un filo d’aria o un raggio di sole.

Gli esercizi fisici che le sue educatrici non sapevano e non potevano imporgli gli erano più che mai contrari per la natura stessa del tuo temperamento da contemplatore, così la gracilità naturale non sorretta da opportuna educazione divenne abito fisso e lasciò che si sviluppassero tutti i ma-