Pagina:Neera - La sottana del Diavolo, Milano, Treves, 1912.djvu/198

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192 curiosità e paura


gnora prescelta nutrii tosto la sicurezza che il mio amore veniva ricambiato. Pare che laggiù, di fronte all’Africa infuocata, l’idillio maturi rapidamente in passione, perchè dopo alcune settimane di una corte assidua e rispettosa fui incoraggiato ad avvicinarmi alla mia bella. Ella ordinava alla carrozza di fermarsi un po’ lontano dalla folla e dagli altri equipaggi; io mi facevo allo sportello, le davo la buona sera, le offrivo dei fiori.... non mi ricordo se ebbi il coraggio di palesarle il mio amore, ma ella con un accento che mi scatenò in petto tutte le fiamme dell’Etna mi disse una sera: «Domani sono sola. Vuol venire a trovarmi a palazzo?» — Lesta la Dulcinea!

— È il clima.

— Il mare.

— Le zàgare.

— Il chiaro di luna.

Ciro Garzes lasciò che gli amici si sbizzarrissero in celie e poi riprese a narrare:

— Era la prima volta che mi capitava un’avventura simile e dovete sapere che conoscevo a mala pena il nome della signora. Solamente il giorno stesso del convegno qualcuno mi disse che ella aveva un marito gelosissimo, feroce. La credevo vedova e non posso dire che