Pagina:Neera - Le idee di una donna, Milano, Libreria Editrice Nazionale, 1904.djvu/118

Da Wikisource.
114


Quando però un pazzo getta un zolfanello acceso in mezzo alla folla non si sa più dove si va a finire. Nel panico, nella eccitazione, nei malintesi, si compiono eccidii miserandi e una quantità di persone muoiono asfissiate, senza sapere nemmeno chi dover ringraziare.

Nei miei ricordi pieni di compassione e di simpatia c’è una vecchia zitella gobba. Non so chi avesse gettato lo zolfanello vicino a lei, ma la poveretta col fumo negli occhi ed annaspando girava di casa in casa per raccogliere firme ad una promulgazione sulla legge del divorzio... Non voglio entrare qui a parlare del divorzio, si capisce; la singolarità sta tutta nella persona che si faceva interprete di una questione simile. Ella ripeteva come un povero automa dalle braccia di stoppa, a cui si è posto un meccanismo in gola. L’amore, la libertà, i due coniugi, la separazione di letto e di mensa e l’amore da capo, colla intonazione sbigottita di uno che avendo viaggiato il mondo