Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/183

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tormentose, finché Senio all’estremo della resistenza supplicò: basta! — Gli cadder giù le braccia, la voce gli morì in un singhiozzo... Donna Clara con un movimento risoluto aprì la porticina della casa e fuggì.

A tentoni salì le scale, entrò nella sua camera e subito cadde bocconi sul letto, prostrata, annichilita: — Signore! Signore! — Implorava, così, mordendo le coltri, alternando le lagrime ai sospiri — Signore, voi lo volete! Aiutatemi, mio Dio!

Nel buio della stanzetta, soffocati tra i guanciali, i lamenti di donna Clara non ebbero più freno. Ella moriva nell’aureola della sua virtù, della sua vita incontaminata; moriva nella fede del sacrificio, nell’austerità della lotta. Amava. Un uomo si struggeva a’ suoi piedi ed ella si struggeva ai piedi di Dio. Un uomo, un forte l’aveva implorata ed ella sentiva l’altezza della sua nuova missione. Tutto in lui, tutto per lui. Addio principi severi e intangibili; addio