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Pagina:Neera - Un romanzo, Brigola, Milano, 1877.djvu/13

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rata a festa con lumi, con fiori — nessuno poteva entrare, ma io conosco uno dei coadjutori e passai per essere della famiglia. E lei, come stava bene! un abito bianco, di seta, sepolto sotto le trine — sembrava ancora più bella!

Siccome Pompeo aveva lasciato cadere la testa sulle due braccia incrociate, la signora Chiara giudicò che la descrizione del vestito non l’interessava molto e procurò di variarla.

— Ma lo sposo che pezzo di giovinotto! — secondo me è ancor più bello della sposa. Si vede difficilmente un viso d’uomo così leggiadro e così ben proporzionato alla persona snella, elegante e robusta.

Ha due occhi incantevoli e strani che ti obbligano guardarlo come sotto l’influenza d’un fascino; è biondo, d’un biondo che non ho mai veduto in nessun uomo. Sì, lo sposo è bellissimo — mi piace. E che aria poi! un cavaliere fatto e finito.

La signora Chiara si arrestò guardando il fratello; ma il fratello continuava a tenere la testa nascosta. Aspettò un momento, forse le era venuto il dubbio ch’egli avesse sonno, e meglio era lasciarlo in pace — ma colpita da una idea non potè trattenersi dall’esclamare:

— E come si amano, Dio! la ragazza era in estasi a contemplarlo. Figurati....