Pagina:Negri - Dal profondo.djvu/23

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quella che passa 15


E tu, che passi e non mi guardi, rapida,
inguainata nella nera tunica,
avvolto il collo nel tuo boa di martora,
che, pari a un serpe flessile e contrattile,
t’accarezza, ti bacia e t’assomiglia!...
Ne’ tuoi capelli bene si dissimula
qualche filo d’argento, sotto il morbido
tòcco a turbante. Hai messo un vel di cipria
a nasconder le prime ombre del tempo
sul volto. — Non sei vecchia: non sei giovane:
sei donna, in piena voluttà d’imperio
sulla vita e sull’uomo. — Ascolta: guardami:
ugual ti sono un poco, e molte femmine