Pagina:Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu/34

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28 orazioni


un’antica chiesa longobarda senza più altare, annessa al piccolo ospedale sifiliatrico dai leggiadrissimi portici, che ora il piccone abbattè.

Alessandrina Ravizza la riconsacrò, ma scuola, per bambini luetici e donne perdute. Io la vidi colà sorridere nell’esercizio d’una pietà per molti inutile — per lei tanto più necessaria quanto più vana.

Gli scrostati affreschi della vôlta parevano attendere ritmi di preghiere: e che altro non erano, se non preghiere, le canzoncine dei bimbi?... Un Cristo di gesso tendeva da un alto zoccolo le braccia: Lasciate i pargoli venire a me. — Sull’assito che celava l’abside, il giovanissimo pittore Mario Moretti Foggia aveva dipinti a tempera inverno con neve, primavera con fiori, estate con mèssi,