Pagina:Negri - Orazioni, Treves, Milano, 1918.djvu/59

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Alessandrina Ravizza 53


Quella Donna già vecchia, vestita d’una logora gonnella stinta e d’un meschino scialletto nero, povera — forse — come il più povero de’ suoi disoccupati, possedette, fino al giorno della sua scomparsa, inesauribili tesori di ricchezza.

Possedette le anime.

Ed ella non chiedeva altro bene. Ne mangiò, ne gustò, a migliaia, a milioni, novella Santa Caterina da Siena. Trovò in esse il preziosissimo sapore che la metteva in perpetuo stato di ebbrezza spirituale. Ciascuna fu per lei il tesoro da scoprire con simpatia e meraviglia sempre fresca, benedicendo il Signore. Fetor di sangue guasto non la fece dare indietro, salsedine amara di lagrime non la scoraggiò, tenebra di coscienze brute attirò maggiormente il suo coraggio.