Pagina:Negri - Tempeste.djvu/249

Da Wikisource.




Ne l'abituro ove morì stanotte
Il vecchio pellagroso,
Veglia sul freddo, altissimo riposo
La vanga sola, viva ne la notte:


Guatando il letto che somiglia un trono,
In suo linguaggio prega.
E prece è questa che singhiozza e nega:
Che di fede non è — non di perdono.


E dice: Vecchio, hai lavorato indarno:
Indarno il sangue hai dato:
E piangesti e non fosti consolato,
E dolcezze non ebbe il corpo scarno.