Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/24

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41.


Questa è l’antinomia.

Finchè noi crediamo alla morale condanniamo l’esistenza.


42.


I valori superiori al cui servizio l’uomo dovrebbe vivere, cioè quando essi disponessero di lui molto duramente e caramente, questi valori sociali sono stati elevati al di sopra dell’uomo allo scopo di rinforzare il loro tono, come se fossero comandi «divini» come «realtà» come «vero» mondo, come speranza e come mondo futuro. Ora che apparisce chiaramente la meschina provenienza di questi valori, ci sembra che tutto sia deprezzato, senza senso, ma questo non è che uno stato intermedio.


43.


Cause del nichilismo: La specie superiore manca, cioè quella la cui inesauribile fecondità e potenza mantiene salda la fede nell’uomo. (Si pensi a ciò che dobbiamo a Napoleone: quasi tutte le speranze superiori di questo secolo).

La specie inferiore («gregge» «massa» «società») disimpara la modestia e gonfia i suoi bisogni sino a farne dei valori cosmici e metafisici. Così tutta intera l’esistenza è diventata volgare; cioè in quanto la massa governa, tiranneggia gli uomini eccezionali, in tanto questi perdono la fiducia in sè e diventano nichilisti.

Tutti i tentativi d’immaginare tipi superiori sono falliti: (Il Romanticismo, l’artista, il filosofo; contro il tentativo di Carlyle di prestar loro i valori morali superiori). Il risultato di questo è la resistenza contro i tipi superiori.

Abbassamento e incertezza di tutti i tipi superiori. — La lotta contro il genio (poesia popolare, ecc.). La compassione per gli umili e per quelli che soffrono come norma per l’elevazione dell’anima. Manca il filosofo, l’interprete della azione e non solamente colui che la trasforma in poesia.


44.


La conseguenza nichilista (la credenza nella mancanza di valore) quale conseguenza della valutazione morale. Abbiamo perduto il gusto dell’egoismo (anche dopo aver riconosciuto l’im-