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lo che Nerone, non volle entrarvi, ed a tale effetto fabbricarono famosi Teatri, Ginnasii Terme, strade dette
3. Dei Cinei — Costa l’esistenza di tal Fratria principalmente da un ceppo quadrifacciato, che sul davanti ha l’iscrizione, secondo il Martorelli ad il Maffei:
Marcus Cocceius Augusti Libertus
Callistus cum Filiis suis Tito Aquilino
Et Flavio Crescente Scyphum Librarum
Quinquaginta Numero Unciarum
Quatuor Numero
Diis Phratriis Cynaeorum.
(Dedicavit.)
Nella seconda faccia v’è Vulcano erto sull’incudine con martello; ec. Nella terza Bacco colle sue tigri, e 1’uva in mano, nella
quarta non si può decidere della qualità del nume, per aver molto patito quel sasso. Segue l'iscrizione
Apollonius Filius Dioscuridi Neapolitanus
Anubidi pro seipso et uxore et filiis
Sub Sacerdote Sosione Eumenis Cynaeo.
È marcabile il farsi de’ voti ad Anubi, che ognun sa, essere
stato figurato in Cane, o sia Cinocefalo; lo che ci porta a congetturare essere stata qualche colonia Alessandrina. È pur notabile
la datazione del sasso col nome de’ Sacerdoti all’uso Attico (V. Plutar, in Demetr. Corsin. fast. Attic. tom. I.) come i Romani da’ Consoli: ciocchè ci fa confermare nell’alta idea di costoro come sacerdoti non solo, ma come supremi giudici dello Stato, fin da dare l’epoca da’ loro nomi alle cose. Segue opportuna l’iscrizione
Isidi Apollinem Horum Harporratem (honorat) M. Opsius Navius Annianus Praetor curator frumenti dividundi decreto Senutus Romanorum Aedilis Questor Ponti Bithyniae Tribunus Legionis V. Macedonicae functus decemviri officio Romae.