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IVSTITIA
Alla signorina Vera Zassoulitch.
orrei che questa mia povera penna
fosse un ferro rovente
per bollarvi tra gli occhi la cotenna,
4canaglia prepotente.
E quando in faccia a i miseri ruttate
la vostra infame gioia,
perdonatemi voi che m’ascoltate,
8vorrei essere il boia
e compir sopra voi la gran vendetta
di chi per fame langue.
Vorrei vedervi con la gola stretta
12da ’l singhiozzo de ’l sangue.