Pagina:Odissea (Pindemonte).djvu/132

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libro quarto 117

     Qual de’ due spinto, il banditor riprese,
L’abbia sul mare, a domandar del padre,895
Se la propria sua voglia, o un qualche Nume,
Reina, ignoro. E sovra l’orme sue
Ritornò, così detto, il fido araldo.
     Fiera del petto roditrice doglia
Penelope ingombrò; nè, perchè molti900
Fossero i seggi, le bastava il core
Di posare in alcun: sedea sul nudo
Limitar della stanza, acuti lai
Mettendo; e quante la serviano ancelle,
Sì da canuta età, come di bionda,905
Ululavano a lei d’intorno tutte.
Ed ella, forte lagrimando, Amiche,
Uditemi, dicea. Tra quante donne
Nacquero, e crebber meco, ambasce tali
Chi giammai tollerò? Prima un egregio910
Sposo io perdei, d’invitto cor, fregiato
D’ogni virtù tra i Greci, ed il cui nome
Per l’Ellada risuona, e tutta l’ Argo.
Poi le tempeste m’involaro il dolce
Mio parto in fama non ancor salito,915
E del viaggio suo nulla io conobbi.
Sciaurate! eravi pur l’istante noto,
Ch’ei nella cava entrò rapida nave: