Pagina:Ojetti - Le vie del peccato.djvu/37

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poi ci andai. Da quindici giorni sono la sua amante. Tu sai tutto.

E adesso? Adesso cerco di amarlo, tanto che l’amore per lui cacci dalla mia mente ogni dubbio su me stessa e su quel che ho fatto. Ma in realtà non ho nè dubbii nè pentimenti, ho solo un desiderio pazzo, propriamente pazzo che mio marito sappia tutto, veda ch’io mi son vendicata. E che gioia cattiva provo, Teresa mia, a prepararmi con mille strattagemmi la libertà di due o tre ore per passarle là da Giannino! Ogni volta che mia suocera risponde alle mie spiegazioni petulanti: «Va bene, va bene», io avrei voglia di mettermi a ridere, a ridere forte, sguaiatamente.

Io, così, ho peccato per volontà mia, risolutamente sapendo quel che volevo, spinta non da un desiderio di amore, ma da un desiderio di equilibrio tra la mia fama così cattiva e la mia vita così onesta. Certo devo essere per quel povero ragazzo un’amica poco esperta e poco piacevole, che spesso taccio e spesso mi dimentico di rispondere con un bacio solo ai tanti baci suoi.

Ma questo è il meno. Chi sa? Forse adesso il mondo dirà ch’io sono onesta e che troppo infami sono state le calunnie che per tanti anni mi hanno scagliate addosso come pietre sozze. Chi