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le venga a pigliare in casa; tollerare che ballino per la strada; tollerare che facciano il diavolo nelle feste delle Kermess. Di più, quando si congedano, aspettare che se ne vadano quando piace a loro, e qualche volta si fanno aspettare dei mesi. Oltre a questo, una paga di novanta, di cento fiorini all’anno. Oltre la paga, un tanto per cento su tutti i pagamenti che fa il padrone; mancie, di stretto rigore, da tutti gli amici invitati; regali straordinarii di denaro e di robe; e soprattutto e sempre, pazienza, pazienza, pazienza.”

Ne sapevo abbastanza per parlarne in cattedra con mia madre, e rivolsi la conversazione sopra un argomento meno sconsolante.

Passando per una stradetta appartata, vidi una signora che s’avvicinò a una porta, lesse in un pezzetto di carta che v’era attaccato su, fece un atto di dolore e se n’andò. Dopo un momento, un’altra donna che passava, si fermò, lesse e tirò via. Domandai una spiegazione al mio compagno, il quale mi fece conoscere un uso assai curioso degli Olandesi. Su quel pezzetto di carta v’era scritto che il malato tale dei tali stava peggio. In molte città di Olanda, quando uno s’ammala, la famiglia affigge ogni giorno alla porta il bullettino sanitario, perchè gli amici e i conoscenti non abbian da entrare in casa a domandar notizie. Questa sorta d’annunzi si usano anche in altre occasioni. In certe città si annunzia la nascita d’un bambino appendendo alla porta una palla fasciata di seta rossa e di trina,