Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/132

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CAPITOLO QUARTO 101 revolezza ; passa «/ Promessi » cìrcolo chiuso, adoràbile misto d'ingenuità e malizia, lo siile appunto clic Beccaria invocava — e di nuovo si arresta. dii intoppa è il Boccaccio. Alberto delicatamente il riniove, lo lascia cader verso terra. Poi, lira innanzi ; e dècima. Finita la strage, ridispone i supèrstiti. Stavolta, Aleardi riesce accosto a ("artiucci ; uno. poeta dai contorni nebbiosi, dal tristo abbandono, che stringe alle làgrime ; l’altro, risoluto iicH’andatura. dai versi di acciajo, che infiamma — tulli e due, strènui. (-osi, Rovani, artista-scienziato, si appressa a Gorini, scien- ziato-artista ; Rovani dall'ingegno settèmplice, rossiniano, che, dopo di averci, con uno stile vastamente umorìstico, narrato conto degli ùltimi (inni della vita del mondo— torna a crearsi — e con uil periodare togato, dissolvendo la Roma convenzionale delle platee e di*i panelli che spiega capponi non àquile, sollìa potente vita in una Roma nera, messa già insieme dalPaiiliquaria pazienza, completa forse, ma rimasta cadàvere ; Gorini, altissimo genio, che sa for/nr la materia a narrare le antiche vicende e a predir le venture, e che nel sublime racconto ritrova i fili d’insospeltale scoperte, nè, pago di esser profeta di splèndidi veri, splendidamente — nuovo Galileo — li annuncia. Ouì Io sguardo di Uberto cade sulla coperta della « Vita Xitomi ». Corrèvagli sempre nel- rineontrarla un trèmito di simpatìa ; ora, non Kli è impossibile oltrepassare, toglie il favorito libraccio di mezzo ai vicini, ed aggruppandosi sul màrgine dclParmadicllo base alla librerìa, i pie sulla sedia, l'apre. Ecco Alberto entrare in quella spirìtica vita, dove òdonsi bizzarri suoni, baluginano strani chiarori, illuminelli di