Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/241

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Antinoo 241


     Lo videro le donne, ed i singulti
     Soffocavan ne’ petti ansj, ma calde
     Le lagrime piovean fuor de’ loro occhi.
     Essa Euriclea, benchè già vecchia e troppo
     45Delle vendette del padron contenta,
     Sentì serrarsi il cor: poi che all’aspetto
     Di quel corpo venusto entro alla fredda
     Ombra di morte acerbamente immerso,
     D’un suo figliuol si risovvenne, pari
     50D’anni e non meno agli occhi suoi leggiadro,
     Cui non avverso acciar, ma un improvviso
     Malor le aveva in un sol dì mietuto.
     Si fe’ da presso al giovinetto esangue
     La saggia vecchia, e lentamente il bianco
     55Capo crollando tra le curve spalle,
     E carezzando con trepida mano
     Quella gelida guancia: Oh, non avessi,
     Non avessi tu mai qui posto il piede,
     Ripetea sospirosa; a te di ameni
     60Sollazzi i campi, a te di laute mense
     Scarsa non era la magion paterna;
     Ma ambizion ti vinse, e forte solo
     Del tuo piacer qui ne venisti i censi
     A disertare, a soqquadrar le case
     65Del miglior degli eroi; folle, e ti parve,
     Poi che in beltà gli emuli tuoi vincevi,