Pagina:Opere di Mario Rapisardi 5.djvu/355

Da Wikisource.


ATTO PRIMO




La scena è un burrone tra le rupi glaciali del Caucaso indiano. Prometeo è incatenato sul precipizio. A’ suoi piedi stanno sedute Jone e Pantea. È notte. Durante la scena si schiara a poco a poco il mattino.


Prometeo


O de’ numi, dei dèmoni, di tutti
Gli spiriti signor, fuor che d’un solo,
Signor di quante creature han vita
Nelle rotanti luminose sfere,
Cui tu solo ed io sol, fra le viventi
Cose, miriam con occhi insonni, questa
Terra contempla, che dei servi tuoi
Brulica. A te di laudi e di preghiere,
A te di affanni, a te di cuori infranti
Umiliati nella polve ei fanno
Olocausto perpetuo; e di terrore
Tu li ricambi e di speranze vane,