Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli II.djvu/261

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Fanno li Svizzeri ancora molte forme di battaglie; tra le quali ne fanno una a modo di croce, perchè, negli spazi che sono tra i rami di quella, tengono sicuri dall’urto de’ nimici i loro scoppiettieri. Ma perchè simili battaglie sono buone a combattere da per loro, e la intenzione mia è mostrare come più battaglie unite insieme combattono, non voglio affaticarmi altrimenti in dimostrarle.

Cosimo. E’ mi pare avere assai bene compreso il modo che si dee tenere a esercitare gli uomini in queste battaglie; ma, se mi ricorda bene, voi avete detto come, oltre alle dieci battaglie, voi aggiugnevi al battaglione mille picche estraordinarie e cinquecento Veliti estraordinarii. Questi non gli vorreste voi descrivere ed esercitare?

Fabrizio. Vorrei, e con diligenza grandissima. E le picche eserciterei almeno bandiera per bandiera, negli ordini delle battaglie, come gli altri; perchè di questi io mi servirei più che delle battaglie ordinarie in tutte le fazioni particolari, come è fare scorte, predare, e simili cose. Ma i Veliti gli eserciterei alle case senza ridurli insieme; perchè, sendo l’ufficio loro combattere rotti, non è necessario che convenghino con li altri negli esercizj comuni, perchè assai sarebbe esercitargli bene negli esercizj particolari. Deonsi adunque, come in prima vi dissi nè ora mi pare fatica replicarlo, fare esercitare i suoi uomini in queste battaglie, in modo che sappiano tenere le file, conoscere i luoghi loro, tornarvi subito quando o nimico o sito gli perturbi, perchè, quando si sa fare questo, facilmente s’impara poi illuogo che ha a tenere una battaglia e quale sia l’ufficio suo negli eserciti. E quando uno principe o una Repubblica durerà fatica e metterà diligenza in questi ordini e in queste esercitazioni, sempre avverrà che nel paese suo saranno buoni soldati; ed essi fieno superiori a’ loro vicini e saranno quegli che daranno e non riceveranno le leggi dagli altri uomini. Ma