Pagina:Opere di Niccolò Machiavelli IV.djvu/12

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Sig. Ottaviano, al quale tu mostrerai che noi stimiamo non essre tenuti, perchè avendo noi nel tempo debito per il mezzo d’Andrea de Pazzi allora nostro Commissario in Romagna ricerco tal cosa, ci accade fare intendere loro quelle ragioni con le quali crediamo poterli giustificare facilmente la denegazione nostra, e narrerai qui, come a dì ultimo di Gennajo Andrea de Pazzi ricercò in nome de Dieci la Eccellenza del Sig. Ottaviano di tale Beneplacito e che rispose: Non ceneri, nec obligatum esse, cum pro parte Magistratus Decem virorum & c. non fuerint (ibi fervata capitula conductae fuae, di che fu rogato un Ser Spinticelo da Forlì, & inoltre per lettere del prefato Sig. Ottaviano sotto il medesimo dì avemo il medesimo, e per più lettere di Andrea de Pazzi avemo il medesimo, nelle quali ci scriveva per parte dell’illustrissima Madonna, che per niente voleva tale Beneplacito, d'onde noi facemmo fondamento che ne Sua Eccellenza fussi più obbligata a noi, ne noi a quella, parendoci che li modi fervati, e li ferini che si avevano di la facessino assai fede, che Sue Eccellenze per alcuno modo non volessimo accettare tale Beneplacito, e si aggiunse a quello che dagli Oratori nostri da Milano ci fu scritto più, volte, che la Eccellenza di Madonna aveva scritto a quello illustrissimo Principe in risposta di due lettere, per le quali la confortava ad accettare tale Beneplacito, che per niente lo voleva accettare; allegandone essere male riconosciuta etc. e che trovando condizione con altri quella Eccellenza non li volessi torre il comodo suo. Le quali cose tutte ci forzorono a pensare che ed in parole ed in fatto le Loro Eccellenze non volessino più perseverare in quella condotta, e quando mancassimo tutte quelle ragioni, il non avere Sua Eccellenza alla richiesta nostra accettato tale condizione fra quattro mesi, faceva che ora era impossibìle, passato il tempo, tornare a patti della condotta, emendo in tutto espirata; e così giustificherai bene tutta quella parte distintamente, e in modo che Sua Eccellenza intenda, che quello che non si è fatto è stato ragionevolmente, e per le ragioni dette di sopra, e immediate fog-