Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/498

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questa surse alla dignità di metropoli, col quale vocabolo i Romani indicano la città primaria di un popolo. Queste cose egli fece in Cappadocia.

CAPO V.

Strada aperta col taglio di monti. Ponti ristaurati in Mopsuestia, e in Adana. Provvedimenti a Tarso pel fiume Cidno.


La strada, che dalla città di Antiochia, già detta Teopoli, conduce in Cilicia, tocca il suburbano denominato il Platanon. Non lungi da quella città, come la vecchia strada veniva angustiata fortemente dai monti ivi sorgenti, nel lungo corso degli anni la massima parte di quella dalle piogge diroccata rendeva pericolosa il praticarla. La quale cosa uditasi dall’Imperadore gli fece venire in mente di provvedere a tale inconveniente, e vi trovò prontamente il rimedio. Disposta infinita somma di denaro, quanti erano ivi alti monti per lungo tratto fece tagliare; e superato quello che pareva insuperabile, oltre ogni speranza ed ogni credenza, rendè piani e spediti i luoghi, che prima non presentavano che precipizii, ed ebbe una strada praticabile ad ogni carreggio: con chiarissimo argomento comprovando nulla essere al mondo, che gli uomini con prudente consiglio e con liberale uso del denaro non giungano ad ottenere. Tanto ivi fu fatto.

In Cilicia v’ha Mopsuestia, città che dicesi fondata dall’antico vate Mopso. Il fiume Piramo la bagna, e l’ab-