Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/341

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LIBRO PRIMO 315

altro Leone (prole di Arianna figliuola del defunto e di Zenone) ancor fanciullo di tenerissima età, ed il quale similmente trascorsi pochi giorni si passò di questa vita1.

II. Innanzi però a tutti costoro l’occidentale imperio ebbe Maggiorino2, principe sopra ogni altro della romana dinastia fornito di probità e valore, il quale fece grande apprestamento di guerra contro i Vandali, e serbandosi la capitananza di tutto l’esercito congregato nella Liguria, non ritraevasi da fatica, nè trasandava occasione di assicurare buon fine all’impresa; e giunse a tanto il fervor suo che volle coi propri occhi, non fidando nei rapporti, indagare i costumi ed i pensamenti dei Vandali, e se a noi propizii o avversi fossero gli animi delle genti africane. Egli adunque premuroso di mandare ad effetto il meditato disegno assunse nome e condizione d’imperiale ambasciadore presso al barbaro, e per non pericolare di soverchio nella vita, con nocumento della cosa stessa, mentì anche il proprio aspetto convertendo artificiosamente in nero il biondo vaghissimo delle sue chiome, comparate per esso ai raggi solari. Arrivato di tal foggia alla corte di Gizerico, questi con molta urbanità lo accoglie siccome rappresentante di amica potenza, e va seco lui, sperando forse intimorirlo, nelle più recondite sale della reggia, dove in mira-

  1. Questi due imperatori, nomati Flavio Leone II, e Flavio Zenone Isaurico, ressero l’oriente 1 anno e 6 mesi.
  2. Altri leggono Maggiorano. Salì in trono correndo l’anno 457 dell’era volgare.