Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo II.djvu/527

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INDICE 503


giorno festivo, coll'assalto d'una torre mal guardata da monaci. — Orribile strage degli assediati, cessata colla saggia rimostranza d'un prete al vincitore  Pag. 25 
Capo VIII.

Soverchio numero di condottieri nel romano esercito e poca loro concordia. — Appione questore delle truppe. — Vergognosa fuga di Areobindo. — Disfatta dei capitani Patriziolo ed Ipazio. — Scorreria di Celere nella regione degli Arzaneni 

» 30 
— IX.

Amida assediata dai Romani — Glone, comandante di lei cade in aguati per gl'inganni d'un villano. — Il figlio prendene le vendette ardendo la chiesa di S. Simeone. — Gl'imperiali riscattano la città con danaro. — Grande continenza de’ Persiani. — Tregua di sette anni 

» 35 
— X.

Descrizione delle Porte Caspie. — Ambazuco le offre a presto all'imperatore Anastasio, il quale rifiuta di accettarle. — Morto Ambazuco, Cavado ne usurpa il dominio. — Anastasio converte in città il borgo Dara, e gli dà il nome suo. — Cinge di mura Teodosiopoli 

» 40 
— XI.

Giustino successore d'Anastasio. — Cavado nomina all’eredità del regno il figliuol suo Cosroe. — Una legge di Persia nega il trono ai disformati da qualche personale difetto. — Cavado propone a Giustino l'adozione di Cosroe. — Giudiziosi ragionamenti di Proclo intorno alla proposta del monarca persiano. —