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512 | INDICE |
tello, e mandate, del governatore col presidio in Bizanzio. — Infedeltà di Areta. — Esercito romano oppresso da febbri e da altri malori. — Parlamento di Giovanni a Belisario sulla condizione delle truppe. — Ritirata di Belisario e di Cosroe | Pag. 219 |
Capo XX. | Terza scorreria di Cosroe in quel de' Romani. — Sua malvagità sacrilega verso Candido vescovo di Sergiopoli. — Tenta sorprendere questa città. — Vuol condurre l'esercito nella Palestina, e mettere a sacco il tempio Gerosolimitano. — Frettoloso ritorno di Belisario in Persia. — Lettera di Giusto nipote di Giustiniano a Belisario. — Risposta del condottiero |
» 225 |
— XXI. | Abandane ordinato da Cosroe va a Belisario. — Aringa il duce, e questi risponde. — Consiglia il re a farsi indietro. — Perturbamento ed irresoluzione di Cosroe. — II quale rivalica l'Eufrate. — Elogio di Belisario. — Callinico, città, sorpresa dal Persiano. — Richiamo di Belisario in Bizanzio e sua mandata in Italia. |
» 231 |
— XXII. | Moria gravissima da Dio mandata all'uman genere; sua descrizione. — Strage da essa fatta in Bizanzio. — Giustiniano curantissimo del suo popolo dà a Teodoro la soprantendenza di tutti i provvedimenti necessarj in quelle angustie |
» 238 |
— XXIII. | Pireo, divinità santissima appo gli Ardabigareni. — Cosroe tradito dagli ambasciadori. — Ordine imperiale d’una |