Pagina:Opere di Raimondo Montecuccoli (1821).djvu/153

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legna, candele, e sale. Nel servizio di Spagna sono di più compresi gli utensili della cucina e della tavola, ed il lavar delle biancherie.

TITOLO QUINTO.

Del danaro.

XLIV. È il danaro quello spinto universale, che per lo tutto infondendosi, lo anima, e lo muove, ed è virtualmente ogni cosa ’, lo stromento degli stromenti, che ha la forza d’incantare lo spirito de’ più savii, e l’impeto de’ più feroci. Qual meraviglia dunque se, producendo gli effetti mirabili de’ quali sono piene le istorie, richiesto taluno delle cose necessarie alla guerra, egli rispose, tre esser quelle: danaro, danaro, danaro ^? Ma perchè egli è eziandio l’anima, e ’l sangue de’ mortali, onde con difficoltà si può persuadere ai popoli di contribuirlo per sostentare le milizie, deesi recar loro innanzi argomenti della necessità indispen-

1 ... Quidvis, nummis praesentibus, opta:
Et veniet. Clausum possidet arca Jovem. Petron. M.

2 Sed nihil aeque fatigabat, quam pecuniarum conquisitio: eos esse belli civilis nervos dictitans (Mucianus). Tac. hist. lib. XI. M.

Quanto alle guerre esterne, Solone e Machiavelli sono in sentenza contraria al MONTECUCCOLI: il primo disse a Creso che gli mostrava i suoi tesori: la guerra si fa col ferro, non col’oro; ed il nostro politico aggiunge: Dico pertanto non l’oro, come grida la comune opinione, essere il nervo della guerra, ma i buoni soldati; perchè l’oro non è sufficiente a trovare i buoni soldati, ma i buoni soldati sono ben sufficienti a trovar l’oro. Vedi tutto il discorso sopra Livio lib. II, c. 10.
Queste due opinioni opposte sono conciliate presso Senofonte nell’egregio discorso di Ciro a Ciassare sulla necessità, e sull’uso del danaro in guerra, e sul modo di procacciarlo. CIROP. lib. II. F.