Pagina:Oriani - Vortice, Bari, Laterza, 1917.djvu/21

Da Wikisource.

duemila e cinquecento lire, dichiarandola falsa. Siamo sempre stati amici sino da ragazzi, e quindi non credo che tu possa aver fatto ciò: ecco perchè ti avviso; ma in ogni modo brucia subito questa mia lettera. Per te non ne sarà nulla certamente, o tutto al più un equivoco che si scoprirà; invece io non sono che un impiegato, e se mi sospettassero solamente di averti avvisato, finirei forse col perdere il posto. Ma sono sicuro della tua discrezione; invece temo assai della mia povera mamma. Quale disgrazia per me se dovesse morire!

In fretta

tuo Anselmo Roberti.


Era stato come un colpo di mazza sulla testa.

Non aveva quasi capito, ma nello stordimento della percossa gli era parso che lunghe strisce sanguigne solcassero il buio, nel quale cadeva, dritto, così senza cappello in testa, con quella lettera in mano, mentre la fiamma della candela gli agitava brevi ombre leggere sul volto immobile come un ritratto.

Finalmente ebbe un soprassalto. Il primo moto fu di guardarsi intorno con un rapido girar del capo e quel subito raggricchiarsi di tutte le membra, quasi per farsi più piccolo e meglio sparire in una fuga, che hanno sempre i sorpresi in flagrante.

Poi, col tornargli della coscienza, tutti i tremiti lo scossero; le mani gli battevano quasi l’una contro l’altra, gli battevano le palpebre, mentre un’onda