Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/20

Da Wikisource.

— 20 —

Perchè tutta questa folla?
Queste ragazze han forse visto l’orso,
che guardati fisso a bocca aperta?
Han paura che le mangiamo?
Noi siam venuti qui anche altre volte,
e non ci han domandato che volevamo.
Ora invece vi siete radunati in folla
come se voleste attaccar briga.
Credete forse che per paura
tacciamo e non facciam l’ambasciata?
Neppur per la testa vi passi
un’idea così sciocca!
Noi non abbiam paura di nessuno,
perchè portiamo il nome di ”valorosi”
e neppure il vento ci fa tremare,
e sappiamo come parlare.
Se volete, e vi piace
che rispondiamo in pace,
prendeteci colle buone,
perchè possiam parlare come si deve,
chè ogni patto
si fa a mente fredda
e una domanda arrogante
non può far piacere.
Perciò, lasciando ora lo scherzo,
ascoltate quanto abbiamo a dirvi.
Il nostro giovane Imperatore
una bella mattina,
quando il sole appena nato
tingeva di rosso le nuvole,
volendo partir per la caccia
col suo seguito in gran pompa,
si levò, si vestì a festa,
s’armò come si conviene,
e, dando di fiato al corno
sonò una volta,
raccolse molti ”valorosi”
tutti bravi a cavalcare
ed abili con maestria
a tirar d’arco ed a cacciare.
Poi, in loro compagnia e col fresco,
partì per la caccia,
percorrendo, attraversando
i monti con le colline,
i boschi con l’ombra,
le valli coi prati.
Così correndo tutto il giorno,
battè il terreno tutto all’intorno
fino al mezzogiorno ed alla sera
senza cacciare alcuna selvaggina
e tanto s’era disgustato,