Pagina:Ortiz - Letteratura romena, 1941.djvu/52

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Apollo colla lira in mano. La sala aveva press’a poco la forma di un uovo, senza alcun ornamento e senza alcuna pretesa di eleganza, come quella che era stata edificata in fretta e furia e solo in legno. Intorno alla sala e sul palcoscenico candelabri di ferro bianco con candele di sego, che due zingari vestiti di rosso smoccolavano fra un atto e l’altro. Quando il Voda si recava a teatro, le candele erano di cera. I palchi dell’ordine centrale erano naturalmente per la nobiltà, i consoli stranieri ed altri personaggi di grande importanza, e costavano un galben per sera. Gli altri erano a disposizione di chiunque per dieci lire. Un posto di platea, cioè fra i banchi, costava lire tre. Gli affissi erano scritti in greco... Di solito l’arrivo del Domnitor era annunziato dal Selam-Ciausul di Corte. Il pubblico doveva alzarsi in piedi e gridare tre volte: Trăiască Maria Sa! Viva «Sua Grandezza!» (1).

Su questo teatro furon rappresentate (in greco) l'Oreste e il Filippo di Vittorio Alfieri.

Tornando al nostro Heliade-Rădulescu, oltre a un poema epico sulle gesta di Michele il Bravo intitolato «Mihaida», in cui si sente fin da principio l’influsso della «Gerusalemme Liberata» del Tasso ed a parecchie poesie liriche originali — tra cui quella intitolata «Sburătorul» (L’incubo) merita d’esser citata per la facilità e scorrevolezza e per la delicatezza di alcune descrizioni naturali — Heliade tradusse dall’italiano i primi cinque canti della Divina Commedia (in prosa) parecchi canti della «Gerusalemme Liberata», qualche ottava dell’«Orlando Furioso», poesie del Rolli, del Vittorelli, del Pindemonte, ecc. Le pagine però delle sue riviste son piene di articoli critici, novelle, informazioni, aneddoti d’ogni specie d’argomento italiano anche se spesso tradotti dal francese da lui stesso o da’ suoi collaboratori; e soprattutto in essi e nella sua attività editoriale consiste l’importanza del suo «italianismo». Troviamo infatti nel suo «Manifestul pentru publicarea unei «Biblioteca Universale» (Manifesto per la pubblicazione di una «Biblioteca Universale») i nomi del Vico, Burlamacchi, Beccaria, Filangieri, Galileo, Dante,

  1. Traduco dall’Ollanescu: Teatrul la Români, in «Analele Academiei Române», Seria II, Tomul XX (1897-98) Memoriile Secțiunii Literare. Bucuresci, Göbl, 1899, pp. 84-36