Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Firenze, Civelli, 1869.pdf/20

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foglie che assomiglia molto al nostro fico e che gli indigeni chiamano uörka.

In ciascuna delle stazioni di Komelu, Upper-Suru, Undell-Wells e Reraguddi esiste un ufficio del Commissariato, con deposito di viveri per le truppe di passaggio. Ogni giorno poi arrivano da Zula a Komelu numerosi convogli di camelli e carri, con provvisioni da inoltrarsi di stazione in stazione sino a Senafe: il trasporto di tali provvisioni da una stazione all’altra oltre Komelu è poi eseguita da un distaccamento di muli e di bullocks addetto a ciascuna stazione.

L’acqua si trova in discreta quantità a Komelu, Upper-Suru ed Undell-Wells e quasi in abbondanza a Reraguddi: e nelle prime tre stazioni è fornita da pozzi già esistenti, ed allargati per l’uso della truppa; nella quarta si trova un piccolo corso di acqua perenne.

A Senafe l’acqua è piuttosto scarsa e le truppe sono costrette a cercarne a qualche chilometro di distanza.

Appena giunti al campo, ci presentiamo al generale Malcolm, comandante la stazione, al brigadiere Merewether, al colonnello Phayre; ed ecco le notizie che possiamo raccogliere:

Il signor Munzinger ed il maggiore Grant 1 sono partiti ieri per Adaua onde complimentare il re di Tigré: questi ha già fatto sapere che favorirà in tutti i modi la spedizione, e che si recherà in persona ad incontrare sir Robert Napier ad Addi-Gherat.

Sembra che re Teodoro da Debra Tabor voglia recarsi a Magdalà, trascinando seco i suoi pochi cannoni e i suoi tesori, e che sia costretto ad un lunghissimo giro per evitare i ribelli che si trovano tra l’una e l’altra città. I prigionieri in Magdalà sono nelle mani di quattro capi mi-

  1. Celebri ambedue per i loro viaggi in Africa; si misero a disposizione del governo inglese per il tempo della spedizione in Abissinia.