Pagina:Osservazioni progetti e consigli risguardanti l agricoltura 1839.djvu/69

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„Ne’ cinque mesi d’inverno cade ogni anno sulle montagne or maggiore or minore quantità di neve, e più spesso molta che poca. Anche nelle valli nevica, più, o meno ogni anno, e sol le più basse vanno talvolta libere dalla spiacevole visita. Non sono però nemmen queste, per tutti i cinque mesi, da nevi, da ghiacci, e da brine mai sicure; ed è più certo il danno che l’utile, se per piogge e venti tiepidi le piante germogliano prima di aprile, perchè altri venti, che per lo sciogliersi delle nevi su i monti soffiano forte in alcuni giorni di marzo e anche d’aprile, coll’impeto loro e col freddo che gli accompagna portano d’ordinario terribili guasti. A questi danni, e ad altri di cui dirò, cagionati dalla molta neve caduta su i monti, abbiamo compenso, che li pareggia, nelle fonti, che quella neve mantiene perenni ed abbondanti. Le fonti sono, e chi nol sa? tesori inestimabili, distintamente ne’ paesi montuosi.

„La primavera è per ordinario regolata dall’inverno, il che vuol dire che in regola qual fu la stagione invernale, tal è anche quella di primavera. Se in inverno cadde molta neve, i venti, le burrasche, il freddo, le pioggie vanno alternando in aprile ed in maggio, e questa incostanza di tempo nuoce universalmente. Se poca fu la neve, o, essendone caduta molta, piogge e venti caldi ve-