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114 PARTICELLE-DI-LUCE E ONDE-DI-MATERIA
NUOVA FORMULAZIONE OPERAZIONALE


Le velocità in gioco nella Meccanica atomica sono molto minori della velocità della luce, per queste applicazioni la teoria di Schrödinger funziona bene. Oltre il 10% della velocità della luce l’errore supera di alcuni ordini di grandezza la precisione sperimentale, occorre quindi una formulazione valida per qualsiasi velocità , tale che per sia equivalente alla teoria di Schrödinger, mentre per sia compatibile con la teoria elettromagnetica.

La teoria di de Broglie e quella da Schrödinger in ultima analisi si basano entrambe sull’assioma che la legge di Planck () sia applicabile anche all’energia delle particelle materiali. La differenza fondamentale consiste nel parametro che si sostituisce all’energia . De Broglie considera l’energia totale , mentre Schrödinger fa riferimento all’energia cinetica classica . In realtà vi sono tre opzioni relativistiche:

-1 - l’energia inerziale intrinseca ;

-2 - l’energia cinetica ;

-3 - l’energia totale .


Se escludiamo interazioni con creazione e annichilazione di particelle, la quantità non partecipa in nessun modo nei processi di urto, quindi è incompatibile con la quantità che invece è totalmente disponibile. Inoltre non si sono mai osservati effetti ondulatori riferibili alla particella ferma. Per la stessa ragione si deve escludere anche l’energia , che comprende l’energia . La sola energia totalmente disponibile, in tutto assimilabile all’energia , è l’energia . Riferendo a questa l’effetto ondulatorio abbiamo i seguenti parametri operazionali:

-Frequenza: .
-Numero d’onda: .
-Velocità di fase: .