Pagina:Ossino - Appunti di relatività.pdf/75

Da Wikisource.

APPUNTI DI RELATIVITÀ 73

Nella Meccanica tridimensionale, classica o relativistica, è lecito usare le espressioni implicite e in sostituzione delle forme esplicite degli intervalli e . La stessa cosa vale per lo spazio-tempo matematico di Minkowski, perché il punto-evento che rappresenta l’origine ha l’espressione .

Riassumendo e sono notazioni implicite che rappresentano gli intervalli in forma esplicita e , essendo sottinteso che l’origine spaziale sia , e che l’origine della coordinata temporale sia fissata al valore .

Per una Meccanica relativistica dello spazio-tempo fisico dobbiamo invece considerare il fatto fondamentale che il tempo passa per qualunque oggetto appartenete al mondo fisico reale. Parafrasando Eraclito assumiamo per postulato che:

lo stato fisico di tutti gli oggetti è funzione del tempo.


Questo vale in particolare per l’origine del sistema di riferimento, la cui coordinata temporale non può essere ma (attenzione a non confondere la coordinata temporale dell’origine con l’istante iniziale !).

In altre parole tutti gli orologi (sincronizzati) del riferimento stazionario segnano lo stesso orario che segna l’orologio posto nell’origine Essendo l’origine , per la posizione generica di un oggetto fisico è , abbiamo , , , mentre è la separazione temporale di dall’oggetto-origine . In questo caso è chiaro che non si può usare in sostituzione della forma esplicita . Se il punto è stazionario abbiamo , se invece appartiene ad un altro riferimento la sua coordinata temporale risulta .