Pagina:Panzini - Diario sentimentale della guerra, 1923.djvu/380

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mente lungo la frontiera delVIsonzo , limitando le operazioni nel Trentino all*obbiettivo di rettificare nel modo migliore possibile quella minacciosa frontiera .

Il poeta X** # tenne al teatro Dal Verme un discorso magniloquente di astratti. Egli avrebbe dovuto dire che noi entrammo in guerra quando credevamo che i russi, stessero per arrivare a Vienna. Proprio il contrario di quello che dice la Stefani! Seguitando con questa retorica patriottica, VAvanti! finisce con l’aver la sua ragione.

***

Incontro per via S. Margherita l’avv. M*** t padre. Elegantemente vestito di nero (lutto stretto), baffi erti, bianchi, sigaro virginia lungo dritto.

Ha gli occhi rossi. Parla. Io non oso interrogare.

— Sua madre — dice — lo vede da per* tutto.

Morto? Suo figlio è morto?

Mi abbracciò la scorsa estate per via: felice, splendente! Portava l’assisa nera e rossa da ufficiale dei bersaglieri. Sento ancora le sue ultime parole: