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Demi-monde: V. Demi-mondaine.

De minimis non curat praetor: massima del diritto romano ed è frase viva tuttora per significare genericamente che alle piccolezze non bisogna dare troppa importanza. Dicesi anche solo de minimis, «delle cose piccolissime il Pretore non tiene calcolo».

Deminutio capitis: secondo il concetto di Roma antica caput, capo, indicava l’insieme dei diritti di libertà, cittadinanza e famiglia. Privare alcuno di questi tre diritti o di uno di essi era una deminutio capitis, maxima, media, minima secondo i casi. Dicesi oggi comunemente deminutio capitis per significare perdita di autorità, di prestigio e simili.

Demivierge: così al numero del più M. Prevost, scrittore francese oggi di molta voga, intitolò un suo romanzo, narrando le gesta di quelle mondane giovani donne che conservano solo la verginità fisiologica. Il titolo elegantemente salace ha fatto fortuna e la parola corre, anche fra noi.

Democratizzare: fr. démocratiser cioè convertila alle idee, alle istituzioni democratiche.

Democristiani o democristi: neol. recente, detto dei cattolici con tendenza socialista, ma deliberatamente ossequenti alla volontà del Pontefice.

Démodé: fr. passato di moda. Non sarà inutile l’avvertire come il popolo nostro abbia una quantità grande di locuzioni e voci vivaci e incisive per significare cotale concetto, specie ragionando di vestimenta.

Demografia: dal greco demos = popolo e grafo = scrivo, descrivo. Studio o scienza sul movimento, numero, carattere, etc. delle varie popolazioni. Di queste statistiche molto si avvantaggia quella nuova scienza (?) che si chiama sociologia.

Demolire, demolito, demolizione: sono vocaboli molto usati nel senso figurato di diffamare, screditare. Questi traslati tolti dal francese démolir, démolition, spiacciono ai puristi. «Una delle più goffe e delle più sguaiate metafore francesi» li dice il Rigutini. Eppure...!

Demonografia e demonologìa: scienza che tratta della natura e dell’influsso de’ demoni. Nell’evo-medio tale studio rivestiva ufficio di somma importanza, attribuendosi ai demoni un’azione grande sui fatti e sull’umana natura. Forza della vita, quasi misterioso microbio.

Demonògrafo o demonòlogo: colui che tratta o fa studi su la natura e storia de’ demoni.

Demonolatrìa: l’adorazione del principio del male, cioè del demonio, di che erano incolpati gli antichi stregoni: follia o allucinazione di chi crede adorare i demoni.

Demonomanìa: delirio di carattere religioso che si manifesta col terrore del demonio e dell’inferno. Chi ne è affetto crede di essere posseduto dal diavolo o di essere votato al suo culto.

Demoralizzare: e così demoralizzazione, sono parole riprovate dai puristi in quanto che ci provengono dal francese: démoraliser, démoralisation. In quella vece vi sono i verbi italiani corrompere, depravare, guastare e perdersi d’animo, scoraggirsi, avvilirsi. Ma certo il verbo demoralizzare ha più largo significato, e parlando di eserciti in cui il senso morale della disciplina e del dovere si è infranto, sembra avere oramai valore di voce fissa e precisa.

De nihilo nihilum, in nihilum nil posse reverti: nulla nasce dal nulla, nulla può tornare in nulla. Persio (Satire III, V, 83). Cfr. altresì Lucrezio (I, 206) ove è confermato questo principio fisico della eterna e indistruttibile materia. Vero è che il motto de nihilo nihilum si ripete per cose anche di minor conto.

Densìmetro: istrumento che serve a misurare la densità dei liquidi.

Dentelle: è in francese il nostro merletto, e come questo deriva da merlo (di mura) così quello da dent (dente).

Dentifricio: da dente e fricare, lat. = fregare, strofinare. Nome dato ad ogni polvere, crema o preparato per pulire i denti.

Denunziare: nel linguaggio della politica e del giornalismo significa disdire. Es. «denunziare un trattato, un armistizio» etc. Ai puristi ricorda il verbo dénoncer francese, usato in tal senso.