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Gol — 212 — Gor


Goldone: V. Appendice.

Golena: voce speciale dell’idraulica del Po che indica la porzione di letto, relitto del fiume, invaso dalle acque soltanto nelle grandi piene: generalmente è coltivato, e si intende sempre come esterno agli argini.

Goletta: dal francese goelëtte: nave leggera e rapida, dalle trenta alle cento tonnellate, con due alberi a vela aurica (randa) e bompresso. La voce francese goelëtte par che derivi da goelëtte, rondine di mare: questa parola alla sua volta da una voce bretone gwela = piangere, da cui il nome goelëtte dato alla rondinella del mare pel suo canto lamentevole.

Golf: nome di un giuoco, anglo-scozzese di origine, moderno e assai in onore; del genere del foot-ball, del cricket etc. che ha per iscopo il diletto e l’esercizio fisico. V. Encycl. britannica, Volume XXIX, 1902, che ne tratta più che ampiamente.

Goliardo: Goliardi o Vaganti o Clerici errantes, è nome dato a’ rimatori medioevali in lingua latina: ma in un latino vivace che si accostava nella lingua e nella forma ritmica alla maniera popolare della nuova poesia. Il canto goliardico ha vivo il senso della natura e dell’amore e contiene balde allegorie, satire, acerbe parole contro il misticismo e la chiesa. La parola si crede derivata da Golia, e figli di Golia sono chiamati i Goliardi. Altra più popolare etimologia è per l’influsso della voce gula (gulosos). Alcune canzoni goliardiche sono tenute in onore anche al dì d’oggi, specie dagli studenti germanici. Questa antica voce è viva tuttora con vario e nuovo senso dedotto dall’antico. «Egli era il più goliardo della compagnia» Carducci, Le risorse di S. Miniato al Tedesco. Un altro avrebbe scritto: il più bohemien. Cappelli goliardici = i berretti degli studenti.

Golpe: vale volpe, carie. È una malattia del frumento che ne attacca le cariossidi, trasformando in un ammasso di sostanza nerastra e puzzolente il loro contenuto. Il male è dovuto ad una crittogama, la Tilletia caries. La si combatte coll’incalcinatura o coll’immersione in soluzione di solfato di rame delle granella destinate alla sementa. Golpe è ottima voce usata specialmente dai contadini toscani. Nel linguaggio tecnico-agrario sono adoperate di preferenza le altre due voci.

Gomma: in medicina indica una produzione patologica che appare come una tumefazione, ed è così chiamata, sia per la consistenza, sia per l’umore che ne geme. Di solito questo nome è dato alla gomma sifilitica, o sifiloma che appare nel periodo avanzato e grave (terziario) della sifilide: può apparire sopra ogni tessuto, distruggendolo ed eliminandolo.

Gonfiatura: (da gonfiare, lat. conflare) termine volgare e familiare che significa alcun fatto, ad arte esagerato, magnificato, diffuso. Dicesi anche montatura (esagerazione).

Gong: nome di campana cinese.

Gonorrea: per il senso vale blennorragia (V. questa parola) come, per l’etimologia, è da [testo greco] = seme e [testo greco] = scorro, per effetto dell’antica opinione che lo scolo uretrale fosse scolo di seme.

Gordiano (nodo): voce usata nella locuzione tagliare o sciogliere il nodo Gordiano, e vale risolvere in modo risoluto una questione non semplice. Come è nota istoria, l’inestricabile nodo di Gordio, cui si connetteva la leggenda del dominio dell’Asia, fu da Alessandro il Grande sciolto con la spada che lo recise.

Gorgerette: a questa viva voce francese risponde la voce nostra, poco usata, gorgiera: collaretto di bisso o d’altra tela molto fine che, per essere increspata quasi a foggia di lattuga, fu detto da noi anche lattughe.

Gòrgia: «forte strascico e aspirazione di consonanti, specialmente dell’r» così il Petrocchi. Questa voce mi sembra invece più usata per indicare la speciale maniera di proferire, o cantilena, secondo i dialetti, i linguaggi, le regioni. Milanese gorga, romagnolo gòrgia. Tale ad esempio è il significato che il Leopardi, in una lettera da Roma al fratello Carlo, dà alla parola gorgia parlando di certi francesi i quali discorrevano con così spiccata loro cadenza che non li potè bene intendere (anzi su questo documento un rappresentante della nuova critica antropologica si