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sona intenda sostenere una lite e non abbia danaro sufficiente per far fronte alle spese relative, si rivolge ad una commissione apposita istituita presso ogni tribunale, denominata Commissione del Gratuito Patrocinio; espone il fatto, presenta un certificato del Sindaco ove ha il suo domicilio, da cui appaia la relativa miserabilità, un certificato dell’agente delle imposte da cui risulti che nulla o quasi nulla possiede e chiede di essere ammesso al beneficio del gratuito patrocinio per la causa che vuole instituire. La commissione (composta di un giudice presidente, del procuratore del Re e del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati o d’un suo incaricato) esamina il Ricorso, sente l’altra parte (pur troppo non sempre) e se trova: a) che la causa è soffusa dal così detto fumus boni iuris (probabilità di vittoria), e che b) la miserabilità assoluta o relativa è provata, ammette il ricorrente al beneficio del gratuito patrocinio, gli nomina un patrocinatore così detto ufficioso affinchè lo difenda. In caso diverso, respinge il ricorso. Presso le Corti d’Appello è pure instituita una Commissione del gratuito Patrocinio la quale rivede le bucce, in seguito a reclamo d’una delle parti, ai decreti delle commissioni istituite davanti ai Tribunali. Questa istituzione sostituisce l’antico avvocato dei poveri.

Great: ing., grande.

Great attraction: locuzione inglese abusivamente e talora lepidamente usata per indicare uno spettacolo straordinario, che offra grande attrattiva. Tale anglicismo è altresì fra i neologismi francesi.

Great-event o anche event: avvenimento, dicesi inglesemente nel linguaggio dello Sport per indicare una corsa nota ed importante. Double, triple event, altra locuzione inglese delle corse per indicare la vittoria di due o tre cavalli della istessa scuderia.

Grecale o grecalata: vento fresco di greco, intermedio tra tramontana e levante (nord-est).

Gregari: dicevano i latini e da noi si dice di soldato non graduato, contrapposto ad ufficiale (gregarii, da grex = gregge, dunque del gregge). Ora gregari si dice talora di quelli che si raggruppano attorno ad un personaggio principale nè hanno gran valore per sè, ma pel numero: voce non rara nel linguaggio giornalistico e della politica.

Grelot: fr., campanello metallico in forma di palla: probabilmente dal lat. crotalum, gr. [testo greco], nacchera (Diez).

Grenadine: nome francese di una specie di stoffa leggera a trafori come un merletto, usata per gli abiti muliebri, solitamente di colore nero.

Greppia: voce a tutti ben nota (dall’ant. ted. krippa) che il popolo con audace traslato usa spregiativamente per indicare l’impiego, e specialmente quello del governo, che dà, come la greppia, sicuro se non lauto alimento a patto però di stare ad essa legato, onde la locuzione volgare mangiare alla greppia, o alla greppia dello Stato per dire essere ufficiale dello Stato. Eppure si noti come la servitù dell’impiego in questa nazione nostra così ribelle (almeno nelle espressioni) rappresenti il più comune degli ideali. Tale locuzione non manca al tedesco, Staatskrippe.

Grès: voce francese, derivata dall’ant. alto ted. griez, ted. moderno griesz, basso lat. gresum, it. greto (secondo il Flechia greto è sincope dii ghiareto). È nome di una speciale roccia formata di grani di sabbia agglomerata, da calcare, silice o altro materiale, dura e friabile nel tempo stesso. La parola nostra è Arenaria, dal suo principale componente. In milanese: molera. Dicesi oggi grès per indicare un impasto, specie di porcellana ordinaria, per opere ceramiche, tubazioni etc.; e in tale senso la voce francese è assai dell’uso presso di noi.

Grigio: nella locuzione ora grigia, vale periodo di tristezza, scoraggiamento, disavventura. V. Zone grigie.

Griglia: fr. grille (dal lat. craticula = grata) per ingraticolato o inferriata o gratella «usasi sconciamente» così il Rigutini. E deve essere veramente sconcio «questo gallicismo» perché ne’ lessici non lo trovo registrato. Le carni, i pesci, infatti si cuociono su la gratella o graticola