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due, come ora, maschio e femmina, ma se ne aggiungeva un terzo, partecipante di tutt’e due questi, del quale resta oggi il nome, ma esso stesso è scomparso». Platone, Convito, discorso di Aristofane. Cfr. Anime gemelle.

Anemìa: gr. a = senza, e alma = sangue. Impoverimento del sangue cagionato dalla diminuzione di uno o più o di tutti fra i suoi componenti. Dicendo semplicemente anemìa si intende l’anemia parziale determinata dalla diminuzione dei globuli rossi.

Anesone: liquore con l’essenza dell’anice (V. Anisette), speciale di Brescia. Voce dialettale.

Anestesìa: voce comune del linguaggio medico, foggiata dal greco an = senza e aistanomai = sento, dunque insensibilità; per effetto di malattia o di agenti anestetici, come l’etere, il cloroformio etc. (fr. anesthésie).

Anestetico: V. Anestesìa.

Angeli custodi: nota locuzione popolare e faceta per indicare i carabinieri.

Angina pectoris: come dice il nome latino stringimento, soffocamento del petto, non della gola come s’intende per la parola angina. L’angina pectoris pare provenga da vizio cardiaco ed è malattia dal pronostico grave e mortale. Manifestasi ad insulti con senso di oppressione allo stomaco verso la colonna vertebrale. Il malato soccombe di solito negli accessi del male. I francesi similmente dicono angine de poitrine.

Anglaise: e più comunemente al plurale, anglaises, erano chiamati quei cannelloni che secondo un’antica pettinatura le dame arricciavano e lasciavano pendere dalle tempie; in milanese tirabuscion, quasi a forma di vite da cavatappi.

Anguria: termine dialettale usato in Lombardia, Veneto, Emilia invece di cocomero, il rosso e bel frutto della estate nostra, cucurbita citrullus. In Lombardia poi chiamano cocomero quello che altrove si chiama cetriolo e si prepara sotto aceto.

Animadversione: lat. animadversio = attenzione, castigo, è non di rado voce usata per malanimo, odio (V. un bell’esempio in N. Antologia, 1 gen, 1903, pag. 36). Errore proveniente «da un inganno dell’orecchio» come ben nota il Rigutini.

Anima: voce usata neologicamente per indicare il complesso dei sentimenti e delle aspirazioni da cui è mosso talora un popolo, una moltitudine. Es. l’anima della folla, l’anima inglese, l’anima, americana.

Anime gemelle: anime affini, conformi che amorosamente si cercano, e ritrovatesi sono beate. Codesta locuzione, usata spesso in amore, risale alla favola antica dell’umana natura divisa in due parti per volere di Giove, sì che l’una metà ricerca l’altra, come leggesi in Platone, Convito. discorso di Aristofane: «la stirpe nostra diventerebbe felice se dessimo perfeziono all’amore e ciascuno s’incontrasse nel proprio suo amato, tornando all’antica natura. E se l’ottimo è questo, è necessario che per quanto oggi è in poter nostro, ottimo sia quello che più vi si avvicina. E ciò è il ritrovare un amato, fatto secondo il proprio cuore.»

Anisette: rosolio forte preparato con anici (gr. ἄνισον, pimpinella anisum): a Bordeaux e ad Amsterdam se ne produco di squisito; così a Brescia, detto Anesone di Brescia. V. Mistrà.

Année terrible: anno terribile. Titolo di un’opera poetica di Vittore Hugo, in cui sono narrati i principali avvenimenti che vanno dall’agosto 1870 al maggio 1871. e comprendono i più luttuosi fatti che colpirono la Francia nella guerra contro la Prussia: la disfatta di Sedan, l’assedio di Parigi, la disperata difesa, la Comune, etc. Année terrible è detto per antonomasia quel lasso di tempo.

Ànno: per hanno V. Avere.

Annunziata (ordine dell’): instituito nel 1362 da Amedeo VI di Savoia col nome di Ordine del collare per commemorare l’ardimento dimostrato da Amedeo V all’assedio di Rodi contro i Turchi nel 1310. Carlo III rinnovò detto ordine nel 1618 sotto il nome dell’Annunziata e lo consacrò a Maria Vergine. Vittorio Emanuele rinnovò gli statuti del detto ordine riservandolo ai sovrani ed ai più ragguardevoli personaggi. I membri di questo ordine for-