Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/16

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cosi tristo fine. Opportuni, veri e naturali sono i colloqui tra l’infermo e ’l religioso, che metton sottocchi la cosa e maravigliosamente servono a muover gli affetti. Or gioia, or téma, or querele, or minacce si scorgono in colui che conforta, ed empio sdegno e scellerata cupiditá finalmente nel moribondo. Questa narrazione è semplice, chiara, evidente; è abbigliata, ma senza invernicatura e senza affettazione: tale in somma da servir di modello, e da non esser tócca senza risico di guastarla. Ciò ch’io dico non ha bisogno di pruova, ché abbastanza è chiaro per se medesimo. Il sol padre Bandiera non n’è contento; anzi, credendosi di raffinarla, l’ha voluta toccare in molte parti, e principalmente in quelle ov’essa è, per cosí dir, piú fragile e piú dilicata. Toglie egli nel bel principio il «Sentite caso terribile, e inorridite!». La qual figura non è da dir quanto conduca al fin dell’oratore, cioè di richiamar l’altenzion degli uditori, come ad un importantissimo punto, e di spaventare i peccatori che indugiano, i quali col terrore si voglion vincere e gli sbigottimenti, non giá con teneri e compassionevoli affetti. Ma il correttore, nulla badando alla forza delle parole, e che animate si debbono anche supporre dalla voce e dalla azion dell’oratore, le cangia in quel freddissimo «Ahi tristo e spaventevole caso!». 11 che in quel luogo starebbe assai meglio in bocca d’una dolente femminella, che con una cotal fievole e sottil bocina il lasciasse scappar tra l’un labbro e l’altro, che ad uno evangelico banditore, che con profetica energia dal pulpito fulmini e tuoni. Ridicoloso eziandio si è il posponimento che e’ fa de’ verbi in quel luogo ove il Segneri narra l’entrar del medico nella stanza dello ammalato, cancellando quell’ «entra in camera, s’avvicina al letto, 11 saluta», e sostituendovi: «in camera n’entra, al letto s’appressa, il saluta», ecc. Non niego io giá che la trasposizion de’ verbi non concilii all’orazione moltissima venustá ed ornamento; ma ciò con piú riserbatezza usar si dee che il Bandiera non fa; e per acconcio modo e ad opportuno luogo, non giá puerilmente e senza natura, com’egli in questa nobilissima narrazione. E non pure ha sovente il padre Bandiera lo stil del Segneri guasto, ma bene spesso ancora, per voglia di migliorar l’elocuzione, i