Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. I, 1913 – BEIC 1891614.djvu/212

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vedersi, senza che si distrugga l’idea della sicurezza e della soliditá, però viene ad associarsi con essa. E la pittura medesima, sebbene non possa agguagliarsi di stabilitá e di durevolezza colle altre due, pure, siccome può con esse agguagliarsi nella presentazione del bello per via de’ suoi colori, e concorrere egualmente con esse a formare un tutto, perciò essa ancora entra in societá colle altre due. Cosi, mentre l’architettura, variamente ed uniformemente colle sue linee distribuendosi domina per tutto l’edificio e presenta il suo bello, la scultura e la dipintura egualmente presentano il loro bello particolare, e secondano allo stesso tempo il bello dell’architettura, ed entrano in composizione con essa, e tutte e tre insieme formano un tutto assai piú bello, che ciascuna di per sé non potrebbe fare. Ecco in quale maniera l’uomo, dopo avere inventata ciascuna delle belle arti, per mezzo delle quali eccitare in se medesimo il sentimento del bello, le andò poscia a poco a poco fra loro accompagnando, secondo che erano piú facilmente combinabili per la loro analogia, e per la comunanza dell’organo a cui ciascuna di esse è per sua natura diretta. Prima abbiam veduta ciascuna delle belle arti tendere da se sola al suo fine, ed ottenerlo: ora le veggiamo congiunte quasi in due piccole famiglie, diverse fra loro bensí di temperamento, di costumi e di leggi, ma guidate dal medesimo spirito e dal medesimo interesse. Resta soltanto che noi le veggiamo tutte insieme raccolte formare come una piccola repubblica, mettere in comune tutte le forze particolari onde produrre un effetto piú sicuro e piú grande, e recare alle anime delicate ed oneste il massimo de’ piaceri, l’uso regolato del quale si concili colla religione, colla ragione, col privato interesse e col generale. Figuriamoci d’esser presenti ad una di quelle rappresentazioni drammatiche in musica che noi volgarmente e forse per antonomasia chiamano «opere». Supponghiamo che questa rappresentazione sia non giá tale quale ordinariamente è per mancanza di buongusto in chi dirige e in chi concorre nella esecuzione di questo genere di spettacolo, ma tale quale dovrebbe e potrebb’essere. Osserviamo come la industria dell’uomo vi sappia