Pagina:Parini, Giuseppe – Prose, Vol. II, 1915 – BEIC 1892399.djvu/150

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buon’arte rappresentati in una volta. Al contrario, il soggetto proposto di sopra ha una significazione generale, e, sebbene diversissimo nel suo carattere pittorico, è però coerente alla medaglia della grande sala, perché nel primo la favola insegna quello che debbon fare gli eroi, e nell’altro insegna la storia quello che gli eroi hanno fatto. PER LE SOPRAPORTE Qualora si vogliano tutte figure femminili nella sala del «Rinaldo», si possono rappresentar le seguenti: La Fortezza. Donna di robustezza e di forme virili, armata di corazza, con elmo in capo rappresentante una testa di lione, appoggiando altamente la destra ad una clava ed alla sinistra imbracciando lo scudo, stia risolutamente sedendo sopra una parte di scoglio, in atto d’esser prontissima a levarsi ad ogni occasione. La Vittoria. Donna giovinetta coronata d’alloro, con bocca sorridente, con veste bianca semplice e succinta, con una palma nella destra alzata, sieda sopra uno scudo con aste e spade sotto di esso, e premendo un elmo col piede. La Pubblica felicitá. Matrona di volto ilare, coronata di fiori, con veste bianca e manto giallo o purpureo, sieda sopra uno sgabello dorato, appoggiando la sinistra ad un cornucopia e tenendo nella destra il caduceo. La Gloria. Giovane donna coi capelli riccamente annodati, colle braccia e le mammelle scoperte, con veste color d’oro, che scenda sostenuta da un cingolo gemmato sotto alle mammelle: sieda