Pagina:Parla una donna Serao.pdf/18

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2 dio l'ha voluto!

a queste sconosciute credenti, folla immensa che, in ogni alba e in ogni sera effusero tutto il cuor loro, nelle parole antiche delle orazioni, e le ravvivarono con questa effusione; che in ogni ora suprema della vita, seppero dire al Signore la loro doglia inconsolata e seppero nell’ombra, nel silenzio, nella solitudine, udire da Lui la risposta. Nobili dame, le cui mani tremanti schiudono il libro delle sacre preci, ma i cui occhi velati di lacrime non sanno più, nella penombra, distinguerne le parole impresse: borghesi che, curve sul loro rosario, stretto fra le dita, perdono il filo delle loro orazioni, distratte e vinte dalla loro invincibile pena: popolane, che sono in ginocchiate sul nudo e freddo marmo, che non hanno nè libro nè rosario, ma le cui labbra, fra i sospiri e i soffocati lamenti, ripetono una loro frase continua, dove un nome, un nome, un nome, sempre risuona, quello di «colui che è partito» ... È a costoro, mie sorelle, carissime ignote, ma mie sorelle di pena, io ad esse ignota ma loro sorella, che io voglio dire, qui, la più schietta e più fraterna parola. Avete voi, sorelle mie, come me, per lunghe giornate,