Pagina:Parlamento subalpino - Atti parlamentari, 1853-54, Documenti.pdf/338

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L’esperienza deile ultima quattro leve dimostrò opportunissimo il metodo introdotto nuovamente, per cui le assegnazioni degli individui ai vari corpi dell’esercito non è più fatta per opera dei Consigli, ma bensì dal Ministero stesso della guerra. Infatti sarebbe superfluo il dimostrare quanto importi nelle assegnazioni alle varia armi dei soldati di leva l’aver riguardo alla loro at li tintine fisica, alla professione da essi esercitala, atte loro abitudini ed inclinazioni ; uia i Consigli di leva mal potrebbero usare cotali riguardi, sin perchè non hanno mezzi d’insiituìre gli occorrenti paragoni fra gli inscritti delia rispettiva provincia e quelli delle altre, sia perchè dovrebbero attenersi per l’assegnazione alle varie armi a proporzioni anticipatamente, e quasi a caso, fissate a ciascun Consiglio di provincia. Le assegnazioni invece fatta dal Ministero direttamente e complessivamente presentano molti maggiori elementi di appropriata riuscita, avvegnaché nel Ministero stesso si concentrino tutte le indicazioni relative ai vari inscritti di tutte le provincie deilo Staio. Deriva però da questo sistema la necessaria conseguenza che i giovani soldati non possono essere diretti ai corpi rispettivi se non qualche mese dopo che i Consigli hanno terminato ie loro operazioni, fra te quali t’assento. Questo intervallo di tempo è indispensabile sia per gli uffiziali militari membri del Consiglio di leva, cui spelta compilare gli elenchi nominativi e segnaletici degli inscritti, sia pel Ministero che deve esaminare questi elenchi e provvedere per le assegnazioni, tenendo conto delle molteplici indicazioni in tali elenchi annotate. Ma questo intervallo o ritardo non è produttivo di verno inconveniente. È noto che la stagione più propizia per la chiamata sotto le armi delle nuove leve è il principio dell’inverno, quando cioè sono terminati i grossi lavori della campagna, e si ha opportunità di porgere ai giovani soldati quella prima istruzione individuale, che poi li prepara nella bella stagione alia istruzione di campagna. Sembrerebbe quindi che le operazioni di leva e l’assento degli inscritti dovessero seguire nei mesi di agosto e settembre; noatUmeno varie considerazioni consigliano anticiparle ancora d’alcuni mesti» sia perchè avvenimenti improvvisi potendo richiedere un immediato aumento di forza nell’esercito, è bene che ogni cosa sia a quest’effetto preparata per terann, sia perchè nei mesi di agosto e settembre essendo molto più gravi e pressanti i lavori della campagna, che non nella primavera, più grave anche sarebbe il disturbo delle famiglie, sia ancora perché importi agli stessi giovani inscritti essere per tempo accertati della sorte che loro toccherà netta leva, onde provvedere ai toro interessi, e, quando ne sia il caso, aver agio di procurarsi un rimpiazzante. Atte quali generali considerazioni, per' sé importanti, si aguifjm e che le provincie della Sardegna vanno nei mesi d’agos1 i e settembre soggette alle intemperie, per modo che non re 'oro ivi in quell’epoca compiersi siffatte operazioni sema incomodi e pericoli gravi sia degli inscritti che dalle autori:’- cui esse sono affidate. Poiché adunque per quell’isola è pressoché inevitabile irwudavo effetto le operazioni di leva verso il mese di mestai», e per tanti riguardi quest’epoca c altresì la più opportilo . nel continente, non si può esitare ad adottarla in massima per tutte le provincie egualmente, sebbene le nuove leve non debbano effettivamente avviarsi ai corpi prima del fine fluiranno. Dono aver accennato ie varie epoche in cui la leva verrebbe (a meno di circostanze straordinarie) operata, resta che per noi si espongano i motivi per cui nel progetto di legge che si sottopone alle deliberazioni del Senato, si chiede un aumento al solito contingente, portandolo a 43 mila uomini a vece di 12 mila. Non sarà però difficile il dimostrare che questo aumento è piuttosto fittizio che reale, e che il contingente di 13 mila uomini reclutato giusta le disposizioni della nuova legge 20 marzo 4834, sarà di minor peso alle popolazioni che non quello di 42 mila reclutato colle norme de! regio editto e regolamento 46 dicembre 4837. A far palese questo assurdo basti il ricordare che secondo la legislazione del 1837 alcuni mesi dopo che le reclute erano giunte ai rispettivi corpi, i Consigli di leva venivano una seconda volta dischiusi nella così detta Sessione straordinaria pel compimento del contini/ente (Vedere articolo 408 e seguenti del regolamento del 4837), ed in questa Sessione essi rimpiazzavano con suppletive designazioni di inscritti le mancanze provenienti:

1° Dai fuggitivi in marcia ;

2° Dagli uomini riformali al corpo per indisposizioni giudicate preesistenti all’incorporazione;

3° Dagli inscritti che per decisione dell’ispettore delle leve fossero stati cancellati dali’assento in via di riparazione di gravame. Nel nuovo sistema dii reclutamento, che verrà segnilo per la leva sulla classe 4834, quando la provincia ha somministrato il suo contingente non è più chiamata a veruna designazione suppletiva o di rimpiazzamento, non essendo ormai più risponssbile nè degli inscritti che dopo essere stati assentati dal Consiglio di leva vengano a mancare, nè di quelli che siano rifiutati ai corpi come inabili. Infatti sono aboliti i Consigli di rassegna speciale i quali, quando le reclute giungevano al corpo, avevano autorità di emendare, quasi in via di appello, le decisioni profferte dai Consigli di leva relativamente alla idoneità degli inscritti. Questi inscritti se riconosciuti inabili verranno bensì subito rimandati dai corpi, nia le provincie non sono più tenute a rimpiazzarli con nuove designazioni. . Così dicasi dei fuggitivi in marcia, i quali, secondo la nuova legge, sono considerati come disertori e non più come renitenti alla leva, epperciò puniti a tenore del Codice pende militare e sottratli alla responsabilità della provincia. Così dicasi finalmente di coloro i quali, dopo ultimate le operazioni della leva, facessero constare d’essere stati assentati indebitamente, giacché il loro congedo non peserà più a carico del mandamento cui appartengono, ma bensì la loro perdila sarà sopportata dall’esercito. A queste varie fonti che produrranno un non lieve diffalco ne! contingente effettivo somministrato dalle provincie, hassi ancora da aggiungere che nell’antico sistema non erano computati nel contingente, come ora lo saranno, gli inscritti di leva che già si trovano al servizio come volontari (articolo 228, numero 2, regolamento leva 1837), e di più gl’inscritti che, designati pel loro numero, vengano dispensati come ecclesiastici (articolo 98, ultimo alinea, legge 20 marzo 4834). La qui annessa tabella rende manifesto con cifre che, stabilita una media sulle ultime leve, il diffalco come sopra prodotto raggiunge non solo, ma eccede il numero di mille, onde l’aumento chiesto sut solito contingente risulta, come dianzi si è detto, più apparente che reale. . Sarà poi questo contingente di minor peso alle popolazioni I in quanto che, come già si è dichiarato nell’altro ramo del i Parlamento, il Governo del Re intende applicare quattro mila